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sabato 8 agosto 2015

Immensità e movimento del mare

Perché lo spettacolo del mare è così infinitamente e  così eternamente gradito?
Perché il mare offre a un tempo l'idea dell'immensità e del movimento.
Sei o sette leghe rappresentano per l'uomo il raggio dell'infinito.
Ecco un infinito diminutivo. Che importa, se basta a suggerire l'idea dell'infinito totale?
Dodici o quattordici leghe di liquido in movimento bastano a dare la più alta idea di bellezza che si offra all'uomo sul suo effimero abitacolo.
Charles Baudelaire

Raggio d'infinito

venerdì 30 gennaio 2015

Pittura figurativa oggi: Piero Adorno, storia dell'arte | Weltanschauung, influenza e formazione

La parola "influenza", tanto usata dagli storici dell'arte, non deve infatti essere intesa nel senso esteriore, come qualcosa che condiziona la volontà dell'artista, ma come componente della sua formazione culturale. Ciascuno di noi è quello che è per gli infiniti e continui contatti con il mondo che lo circonda, per gli scambi di idee, le letture, le visioni di oggetti, di opere d'arte, e così via: tutto resta a sedimentare, formandoci e trasformandoci, fino a determinare il nostro modo di pensare, che non è la "somma" meccanica di tante conoscenze; è, al contrario, la nostra interpretazione della società, completamente personale, completamente autonoma; è, per usare un termine tedesco che esprime perfettamente questa idea, la nostra Weltanschauung, la nostra "concezione del mondo".
Piero Adorno

Tennista, olio su tela - Gianluca Salvati 1999

sabato 1 dicembre 2012

Rossella Siligato - Delunay, futurismo e astrazione

Delunay cerca una sintonia con il dinamismo della vita moderna, simboleggiata nella ruota dei colori, perno delle sue opere anche quando più tardi si riaffaccia l’interesse per l’immagine figurativa. La ruota, come simbolo magico-dinamico della civiltà contemporanea e dell’energia universale, è peraltro in questi anni un’immagine che ricorre nelle opere di Balla, come “Mercurio che passa davanti al sole”, e degli altri artisti accomunati da Apollinaire sotto l’etichetta “orfica”.
[…]  In antitesi all’altro polo del Futurismo rappresentato da Boccioni, il concetto di simultaneità è inteso da Balla come compresenza, compenetrazione dei colori dell’iride, vicino dunque all’accezione tecnica del termine che abbiamo riscontrato in Delunay.  Come l’artista francese, Balla è interessato alla sfera del magico.
L’iride rimanda infatti al tema teosofico della “coniuctio” mercuriale, avvalorato dallo schema geometrico dei triangoli che penetrano l’uno nell’altro.
[…]  Boccioni usa la forma dinamica, continua e pluridirezionale per inglobare la totalità dello spazio.  Balla invece con la sua scacchiera di triangoli penetranti e unidirezionali è interessato all’analisi oggettiva del particolare in cui si riflette l’armonia dell’universo.
[…]  Da tali esiti, avvalendosi anche degli insegnamenti della tecnica fotografica della sequenza, giunge attraverso la scomposizione dell’oggetto a dividere il tempo e lo spazio in più momenti successivi, per ottenere una rappresentazione analitico-scientifica della scomposizione del movimento.
[…]  Mentre l’astrattismo di Kandinskij e Marc viene elaborato in Germania nel solco di un Simbolismo espressionista e neoromantico che dà forma alle “risonanze interiori”, gli artisti russi si oppongono al soggettivismo simbolista. La loro punta avanzata rappresentata dai letterati formalisti propone, come afferma uno di loro, il critico Ej Kenbaun, una forma che “non è più un involucro, è un’integrità dinamica e concreta, con un contenuto in se stessa, al di fuori di qualsiasi correlazione”.
Rossella Siligato

Finestre, Robert Delunay