La
parola "influenza", tanto usata dagli storici dell'arte, non deve
infatti essere intesa nel senso esteriore, come qualcosa che condiziona
la volontà dell'artista, ma come componente della sua formazione
culturale. Ciascuno di noi è quello che è per gli infiniti e continui
contatti con il mondo che lo circonda, per gli scambi di idee, le
letture, le visioni di oggetti, di opere d'arte, e così via: tutto resta
a sedimentare, formandoci e trasformandoci, fino a determinare il
nostro modo di pensare, che non è la "somma" meccanica di tante
conoscenze; è, al contrario, la nostra interpretazione della società,
completamente personale, completamente autonoma; è, per usare un termine
tedesco che esprime perfettamente questa idea, la nostra Weltanschauung, la nostra "concezione del mondo".
Piero Adorno
Tennista, olio su tela - Gianluca Salvati 1999 |