sabato 13 ottobre 2012

Nadine Gordimer: Sudafrica e letteratura | Regime fascista e arte

Nadine Gordimer trovò nella lettura la prima chiave per uscire da questo crudele, meschino orizzonte provinciale.
[...] Dai libri aveva imparato che esistono altri mondi, altri orizzonti. La scrittura le insegnò a crearne di suoi.
“Scrivere significa esplorare, spingersi più avanti nella realtà, e dunque comprendere. Si cerca di usare la parola per scoprire la verità, dirla, catturare il mistero della vita.
Io non proietto consapevolmente dei messaggi, non intendo suggerire un corso di azione. Voglio solo spartire ciò che vado scoprendo. Capita lo stesso quando leggo libri d’altri. Se è un buon autore, sento che quel che mi si dà è una rivelazione. Lì sta la prova. E’ proprio degli scrittori l’aver una sorta di speciale, intima consapevolezza, una percezione più acuta di ciò che la gente pensa, di quali siano i motivi ulteriori, di che cosa potrà succedere se..."
Nadine Gordimer


Lucia Veronesi, omaggio